Il quartiere delle cartoline, che però nasconde qualche sorpresa
Il centro religioso
Il quartiere di San Giovanni è quello che tutti conosciamo: l’abbiamo ammirato sui libri di scuola o sulle guide turistiche e di sicuro abbiamo ricevuto almeno una cartolina – quando eravamo piccoli o ragazzi, da amici che ci sono andati in vacanza. È la Firenze simbolo, insomma. Il quartiere si chiama San Giovanni perché è il Battistero a dargli il nome: quella splendida costruzione che è da sempre il nucleo della vita spirituale di Firenze. Ogni giorno il Battistero viene abbracciato da centinaia di persone che, in coda, senza schiamazzare, si preparano al momento in cui l’ombra e il fresco dell’interno permettono una intensa concentrazione spirituale.
Anche gli altri monumenti vicini al Battistero sono conosciuti in tutto il mondo e completano il centro religioso della città: la Cattedrale, il Campanile di Giotto e la Cupola di Brunelleschi.
È la Cupola che domina tutto: per le sue dimensioni è visibile da quasi tutta la città tanto che “essere nato all’ombra della Cupola” è diventato sinonimo di essere nato a Firenze.
Piazza della Repubblica
Se ti sposti verso la parte sud trovi edifici dedicati più a usi civili fino ad arrivare alla Piazza della Signoria – il centro politico della città – e al fiume Arno, con il Ponte Vecchio che chiude la parte meridionale di questo quartiere.
L’intero quartiere ha una struttura di scacchiera con due arterie principali tagliate da strade laterali. Se ti posizioni in Piazza della Repubblica, accanto all’unica colonna della piazza, puoi riconoscere la struttura tipica della fondazione romana e anche la trasformazione del centro cittadino avvenuta dopo l’unità d’Italia, che trasformò Firenze – per pochi anni – nella capitale del Regno.
Piazza della Repubblica è il centro geografico di Firenze: da lì, dal cuore, partono le arterie che conducono fino alle periferie.
I negozi, il gelato e la folla
Se sei amante del genere, è proprio attorno a questa piazza che si concentra il più alto numero di negozi e ti assicuro che ce n’è per tutti i gusti: dalle grandi catene italiane e straniere come Zara, Benetton o HM ai grandi magazzini come Rinascente o Coin, ma anche esclusivi stilisti italiani come Malloni o Antonio Marras. Da Malloni ho comprato i sandali neri, e col tacco comodo, più belli che ho: sono quelli per le occasioni in cui non cammino, non corro, non scappo, per quelle in cui mi metto un bel vestito e mi godo un concerto o una passeggiata fresca.
E poi ci sono le strade dei caffè storici fiorentini che conservano il loro fascino antico e dove si può ancora bere un buon caffè: Gilli, Giubbe Rosse, Robiglio, Scudieri.
Obbligatorio perdersi nelle stradine che sembrano non portare a nulla, ma poi si aprono su deliziosi scorci o piazzette con piccoli negozi o punti di ristoro che non ti aspetti e che ti fanno dire: ma pensa!
Prima della unificazione d’Italia tutto il quartiere era fatto di viuzze ingarbugliate e piazzette nascoste, poi vollero ripulire il vecchio centro medievale e renderlo adeguato a una capitale europea.
È anche il quartiere delle gelaterie: su questo argomento possiamo fermarci un micro secondo. Le gelaterie qui sono ovunque, con i loro colori e le loro creme spumeggianti che sembrano voler strabordare dai banconi: però bisogna fare molta attenzione a scegliere quelle giuste. Io se vuoi ti ci porto, però è un segreto che dovrai custodire in eterno.
Ahimè, è anche il quartiere dove non vedi un albero e d’estate ne senti la mancanza, te lo assicuro. Questo perché le città medievali era fatte di pietra, il verde restava fuori dalle mura e anche qui, se vuoi un po’ di verde, lo trovi a pochi passi dal centro.
È anche il quartiere dove dove c’è sempre movimento: turisti, trolley, biciclette, carrozze con cavalli, segway, taxi.
Promettimi che non ti fai innervosire dalla folla: pensa che sei a Firenze, una città straordinaria, antica, bellissima, amata da tutti, sognata e raggiunta da chi magari la rincorre da tutta una vita. Ti senti di condannare chi vuole posare gli occhi su tante meraviglie concentrate in uno spazio così ridotto?



