Il posto dove la gente è disposta a fare ore di fila per vedere una statua
Il Davide
Questo è il museo del Davide di Michelangelo, certo! Il Davide attrae ogni visitatore, nessuno escluso: entri nella sala e lui è lì che fa da calamita, dall’alto dei suoi 5 metri e oltre. Per andargli incontro galoppi come ipnotizzato e non ti accorgi, per esempio, dei Prigioni. E i Prigioni non te li puoi perdere, credimi. Sono opere di grande forza poetica e impatto emotivo, corpi in torsione nello sforzo di liberarsi dal blocco di marmo. Ti fanno venire certi brividi che poi non ti puoi più dimenticare.
Ti consiglio la visita guidata per questo museo, perché il genio di Michelangelo è grande e anche complesso: occorre guardare dove spesso l’occhio non va, prestare attenzione a racconti che servono per capire e dare un contesto.
Non solo Davide
Però l’Accademia non è solo il Davide, no! Il San Matteo, come i Prigioni, sono bellissimi esempi di Non finito ed è proprio questo il luogo per comprendere di cosa si tratta. E poi c’è la Pietà di Palestrina, da rifarsi gli occhi, ma anche il cuore.
Queste sono le opere irrinunciabili, e se vuoi puoi abbinarle a un giro della città in esterno. Se invece hai più tempo, resta con me nell’Accademia e andiamo a scoprire altre parti del museo che di solito restano nell’ombra.
C’è ad esempio una sezione dedicata agli strumenti musicali antichi: ci sono pezzi rarissimi come un violino e una viola di Antonio Stradivari, due strumenti di Bartolomeo Cristofori, l’inventore del pianoforte. Questi strumenti provengono dalle collezioni dei Granduchi della famiglia Medici e venivano utilizzati nientemeno che per i balli di corte.
A uno scultore ottocentesco, Lorenzo Bartolini, è dedicata la gipsoteca, cioè la sala che contiene la copia in gesso di alcune opere. Gli originali in marmo fanno parte di collezioni private o si trovano nella chiesa di Santa Croce a decorare le tombe dei personaggi lì sepolti oppure li puoi vedere sparsi per Firenze, quasi nascosti in alcuni angoli o in bella mostra in altrettante piazze.
Pensa che non abbiamo nemmeno parlato di pittura, ma il museo ospita importanti raccolte di dipinti provenienti da chiese o istituti religiosi e contiene anche una collezione di icone russe che appartenevano alle collezioni granducali.
Insomma, tutto, tutto da scoprire.

